domenica 13 maggio 2012

Final Four: onore, fatica e qualche rammarico

Si chiude oggi con la terza giornata di Final Four il campionato provinciale UNDER 14 dove i nostri ragazzi hanno saputo ritagliarsi un ruolo e una figura di spessore e rilievo indiscutibili. È da ascrivere alla loro tenacia e alla loro voglia di giocare e faticare che hanno potuto accedere alle finali dove hanno incontrato i migliori dei difficili gironi playoff. Se dobbiamo fare una analisi di questa tre giorni dobbiamo rendere merito ai nostri avversari di aver giocato molto bene e di aver meritato le vittorie che hanno ottenuto. Nel titolo di questo post ho indicato anche il termine rammarico, che purtroppo si identifica nell'atteggiamento rinunciatario dei ragazzi verso Castellanza che è squadra indiscutibilmente forte e non a caso prima in Final Four nonché nell'arbitraggio purtroppo non inappuntabile della partita contro Gorla. Nel terzo incontro con i pari età di Azzate rendo merito ai nostri avversari di essere squadra vera che non molla mai, mentre per quanto ci riguarda abbiamo pagato l' impossibilita di cambi e rotazioni per la nostra cooooortissima panchina. Adesso ai ragazzi una settimana di totale relax e a Paolo un pò di riposo da allenamenti e palestra prima di iniziare a ragionare per il futuro. Grazie a tutti. Ai ragazzi che hanno sudato e lottato come leoni per cercare (quasi sempre) di non sfigurare. Grazie a chi ha giocato tanti minuti e a chi, parimenti prezioso, è stato un po' più a lungo in panchina sempre pronto a battere un cinque o a gridare "forza" con tutta l'energia che aveva. Grazie ad Andrea che ha fatto da vice coach in modo perfetto aiutando Paolo in panchina e in palestra. Grazie ai genitori, anzi agli amici, che mi hanno sopportato durante tutta la stagione con i miei commenti e con le mie sciocchezze. Grazie ad un certo Paolo mio collega di tavolo, amico prezioso e aiuto costante, per tutto quello che ha dato a me e al gruppo. Un grazie enorme, il più grande di tutti, a Coach PAOLO che ha creduto nel gruppo e che non ha mai smesso di credere in loro e nelle loro potenzialità. Due soli piccoli appunti, due piccoli sassolini, il primo alla federazione che dovrebbe offrire una classe di uomini in grigio più preparata che sappia fischiare in modo corretto e non rappresenti un sesto uomo in campo soprattutto negli scontri finali o di vertice, togliendo in alcuni casi ad un gruppo di ragazzi il risultato di un sogno a lungo inseguito. Il secondo sassolino non ha bisogno di un soggetto. Chi vuole è libero di identificarsi in esso. Il gruppo 98 non è ne invidioso, ne invidiato ne un pochino antipatico. È un gruppo di ragazzi e di genitori che, senza mai chiedere ma venendo spesso criticata ha permesso il cammino del gruppo nel modo più efficace e meno invasivo per tutti. Se l'antipatia diventa invidia o l'invidia antipatia per noi.... Diamoci appuntamento per la prossima stagione, per intanto vi libero dei miei post. Rinnovo il grazie a tutti e vi auguro ogni bene. Franco

domenica 6 maggio 2012

Il sogno del brutto anatroccolo

È bello iniziare a scrivere un commento come questo. Un commento alle emozioni che ci hanno accompagnato in queste due ultime partite che i nostri fantastici ragazzi hanno disputato contro i pari età di Cavaria e Gallarate. I nostri straordinari "brutti anatroccoli" hanno saputo appuntire le piume e sotto la guida del grandioso coach Paolo hanno spiccato il volo verso i piani alti del basket provinciale. Hanno saputo dimostrare che quella banda squinternata su cui forse nessuno avrebbe scommesso un euro ha saputo dimostrare valore e rabbia, tecnica e tenacia, delusione e gioia, vittorie e sconfitte fino a raggiungere le FINAL FOUR provinciali. Si proprio così, i nostri piccoli campioni hanno saputo crescere nello sport e nella vita, nel carattere e nella tecnica fino a questo meraviglioso traguardo. Non contano i risultati dei due ultimi incontri, non contano i cinque, dieci o venti punti di vantaggio alla fine dell'incontro. Contano le facce dei ragazzi, contano i cinque e le pacche sulle spalle, contano i salti tutti insieme e il grido che a fine partita caccia lontano la tensione dell' incontro. Conta il dimenticare presto qualche arbitraggio vergognoso che a volte ci ha penalizzato o il fallo cattivo che l'avversario ci aveva appena fatto, forte della sua fisicità o forse della sua scarsa tecnica. Contano gli insegnamenti di Paolo che ha sempre messo fondamentali e tecnica davanti a giochini furbi o facili mezzucci conta il rispetto dell'avversario o delle decisioni arbitrali. Ora ci aspettano le Final Four ma siamo certi che i nostri grandi grandissimi ragazzi non ci faranno mancare altre emozioni e altre gioie. Siamo certi che la loro voglia di giocare continuerà a prevalere sul risultato finale. La loro voglia di stare insieme e di fare gruppo continuerà a prevalere su tutto, continuerà ad essere motivo per noi genitori di essere mille e mille volte orgogliosi del loro essere ragazzi amanti della palla a spicchi. Grazie ancora Paolo, grazie per quanto hai fatto e, qualsiasi cosa avvenga nei prossimi incontri tutto sarà solo emozione e ricordo indelebile da portare con noi tra le cose più belle.